FUJI APPLE WORSHIP
a_second_ through_the_years
(thingstoburnrecs #05)
reviews!
http://musicwontsaveyou.com/
Fuji Apple Worship, ovvero di quando la
provincia italiana accede, senza far rumore, a una dimensione
internazionale. Si tratta di un quartetto trevigiano che già da qualche
anno distribuisce le proprie tracce in maniera gratuita attraverso la
rete e che, per la realizzazione di “A Second, Through The Years” si è
avvalso del mastering di Taylor Deupree.
Non si pensi, tuttavia, che i
trentacinque minuti di musica racchiusi nell’album vivano soltanto della
luce riflessa dal nome del prestigioso “padrino”, poiché la proposta
della band veneta presenta tratti sufficientemente delineati, che ne
elevano le sei composizioni a immaginarie colonne sonore
elettro-acustiche, sospese tra terra e cielo, tra placidi paesaggi di un
naturalismo ambientale, dense saturazioni sonore e un brulicante
substrato melodico.
Mentre infatti l’incipit “Afternoons Are
Still Quite The Same” descrive una morbida ambience solcata da tessere
sonore irregolari, l’imprevedibile affacciarsi dell’elemento vocale in
“A Step Back” e “Single Girls Buy Double Beds” aggiunge,
rispettivamente, obliqui scheletri melodici e claudicanti cadenze in
bilico tra luminose screziature jazz e segmentazioni “post-“.
Le composizioni nelle quali la band
trevigiana riesce ad esprimersi al meglio appaiono tuttavia le più
lunghe e sinuose sinfonie ambientali (oltre ai nove minuti del brano
iniziale, i quasi sette di “Blame It On The Correspondent, Not On The
Writer” e gli otto della conclusiva “The Comfort Of Numbers”), le cui
suadenti atmosfere si svolgono con lenta precisione, costellate da caldi
riverberi e microsuoni, fino a sfiorare ipnotiche derive
labradfordiane.
Scoperta piacevolissima e consigliata, in download a offerta libera via http://fujiappleworship.bandcamp.com/.
Scoperta piacevolissima e consigliata, in download a offerta libera via http://fujiappleworship.bandcamp.com/.
http://www.ambientexotica.com/ambrev184_fujiappleworship/
The mini album launches with a decidedly melancholic or even resigning artifact which is, however, only true if you read the title in a pessimistic way,.......